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galleria d'arte il triangolo
viale alimena 31 d 87100 cosenza
Figlio di artigiani, il padre
gestiva una calzoleria dopo un passato di proprietario terriero
finito in malo modo, apprese i primi rudimenti dell'arte del disegno
da giovinetto, durante una forzata permanenza a letto a causa di una
lunga malattia. Iniziò ben presto a lavorare come decoratore murale
a Valenza, ma la sera seguiva la sua passione artistica frequentando
le scuole serali. Nel 1900, si recò a Parigi durante l'Esposizione
Universale, per eseguire le decorazioni di alcuni padiglioni. In
visita al Louvre, si entusiasmò per alcuni pittori quali Delacroix,
Gèricault, Manet, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne, Camille
Pissarro, Alfred Sisley, Claude Monet, Gauguin. A Londra, si
appassionò per le opere di John Constable e William Turner. In
questo periodo cominciò a interessarsi di politica, intrattenendo
rapporti con gruppi anarchici che interruppe però ben presto.
Trovatosi per caso nel corso del funerale dell'anarchico Galli,
ucciso durante i tafferugli nel corso dello sciopero generale del
1904, ne rimase profondamente colpito, e cominciò a disegnare alcuni
bozzetti, che anni più tardi sfoceranno nell'opera Il funerale
dell'anarchico Galli. Solo nel 1906 entrò all'Accademia di Brera,
come allievo di Cesare Tallone. Qui incontrò alcuni giovani artisti
destinati a essere protagonisti sulla scena artistica italiana:
Bonzagni, Romani, Valeri e Umberto Boccioni. Con quest'ultimo,
Filippo Tommaso Marinetti e Luigi Russolo, redasse un manifesto
(1909) destinato ai giovani artisti dell'epoca con l'obiettivo di
esortarli ad adottare un nuovo linguaggio espressivo. Nacque così il
Futurismo, a cui aderirono subito Gino Severini e Giacomo Balla. |