Proveniente da una famiglia di artisti, negli anni Settanta ha condotto  alcune esperienze nell'ambito dell'arte concettuale e della  pittura "fredda", per rivolgersi negli anni Ottanta a quel Nuovo Espressionismo conseguente all'avvento della Transavanguardia, che interpreta con forti accenti mediterranei.
Da un periodo volutamente kitsch (1979-1981) passa ad una pittura neo-fauve dominata dalla gestualità e dai riferimenti mitologici (1982-1984), per approdare ad una sintesi progressiva delle figure a favore della bidimensionalità (19851994) e del segno inciso (1995-1997). Appartiene a quella generazione di artisti cosiddetti post-meridionali, ovvero che hanno scelto di operare e vivere nel Sud senza complessi di inferiorità ed in sintonia con la più attuale ricerca artistica internazionale. Attratto dalle grandi dimensioni ha realizzato anche murales, installazioni e scenografie.
Come performer, nella metà degli anni Ottanta, ha eseguito interventi di body art e alcuni video per la Rai.